Un ultimo sguardo

Non devo piangere quando vedo Maria

Ricordo ancora quel sorrisetto
e quella mano che mi salutava da lontano
il mio cuore giaceva sul fondo del mio stomaco
come una piccola barca affondata,
che mi provocava un senso di dolore
ma allo stesso tempo, sentivo quell’attimo privo di preoccupazione
perché sapevo per certo che un giorno l’avrei rivista.
E quel giorno finalmente arrivò
stavo per prendere l’aereo
e nell’attesa, non sapendo cosa fare decisi di andare a prenderle delle rose rosse
che mi ricordavano tanto le sue guance in estate.
Mi voltai per un ultimo sguardo alla bella Bologna
e un’ attimo dopo ero sull’aereo.
Nell’attesta appena mi sedetti lanciai uno sguardo dai finestrini dove potevo intravedere quelle colline soleggiate e piene di spensieratezza.
Poco a poco le avrei viste sparire all’orizzonte
mentre mi salutavano da lontano.

Di lì a poco sentì le prime voci:
“Ci siamo quasi, stiamo per partire”
per un attimo non avevo compreso bene ciò che era appena stato riferito.
Ero talmente agitato di vederla
che mi iniziarono a tremare le gambe,
subito dopo tutto il corpo talmente forte
che se qualcuno mi avesse visto in quel momento
avrebbe pensato al mio primo volo
Ma non mi importava.
L’unica cosa che pensavo in quel momento era lei.
È passata solo mezzora e io faccio fatica a stare seduto.
Sono talmente emozionato di vederla.
Tra me e me pensavo se fossi riuscito a trattenere ciò che avevo dentro, o se da un momento all’altro sarei scoppiato facendo fuoriuscire ciò che avevo dentro.
Così pensai di ascoltarmi un po’ di musica .
Ma a dirla tutta faceva l’’inverso..
Ad un certo punto mi addormentai sperando di essere risvegliato da quella voce :
“Gentili passeggeri, allacciate le cinture di sicurezza”
“Stiamo per atterrare. “
“Grazie!”
Ma purtroppo questa voce non la sentii.
Le ore passavano
E io non riuscivo a capire perché ancora non mi fossi svegliato.
Cercai di urlare ma nessuno mi sentiva.
Tutto intorno a me sembrava fosse spento
come per magia.
Il silenzio era tale da farmi venire i brividi.
Bloccato in un sogno spaventoso
un incubo
che assomigliava alla morte.

Paola Andrea Viaggi
Classe 5 E Istituto G. Greggiati Ostiglia Mantova