Maria Sabattini

Museo di Ustica
Mi trovo tra le mani della mia proprietaria una ragazza di quindici anni di nome Arianna. Io sono il suo diario segreto, in ogni mia pagina c’è il racconto della sua giornata. Sta proprio scrivendo quando ad un certo punto si sente un grande scoppio e poi solo buio e polvere.
Quando mi risveglio mi sento bruciare in diverse parti molte pagine sono totalmente carbonizzate e non sento più il calore affettuoso delle mani di Arianna, sono solo. Nessun rumore solo ogni tanto uno scoppiettio di carta, mi rendo conto che la vita di Arianna è stata spazzata via non solo fisicamente ma anche del suo mondo scritto non si legge più nulla, sono insignificante un diario segreto che non ha più pagine ma almeno la segretezza l’ho mantenuta, nessuno leggerà mai quello che lei scriveva. Non so quanto tempo è passato dall’incidente ma sento due mani estranee afferrarmi. Che gioia è stata scoprire che almeno una pagina si è salvata, c’è scritto proprio così:
Caro diario
mi trovo in aereo diretto alla mia cara Palermo non vedo l’ora di vedere le mie amiche e i miei nonni.
Prima di partire però ho litigato con Tony perché non voleva farmi partire dato che tra poco c’è la sua festa di compleanno è veramente uno stronzo. Grazie diario che ci sei sempre ti voglio b.
Non è riuscita a finire la frase ma so cosa voleva scrivere, non la scorderò mai quella splendida ragazza dai capelli rossi.
Ora mi trovo in una scatola nera vicino alla ricostruzione dell’aereo al museo di Ustica. Perché si io ora sono un oggetto di memoria.